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La tecnologia come fonte di ispirazione per il design dell’auto: il progressismo

La tecnologia come fonte di ispirazione per il design dell’auto: il progressismo

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Parlare di progressismo nel car-design vuol dire descrivere uno stile nel quale la fonte principale di ispirazione è l’artefatto umano.

E’ un modo di vedere negli oggetti creati dall’uomo una fonte degna di essere presa a modello, una “seconda natura artificiale” che crea nuovi repertori formali dai quali attingere. Una visione ottimistica quindi che vede l’uomo  al centro dell’attività creativa come motore primo e non come imitatore per approssimazione come inteso da Platone.

Tale cambiamento di prospettiva che comincia negli anni ’10, deriva dall’ambiente Europeo permeato dal cosiddetto positivismo, cioè una corrente filosofica che vedeva l’uomo, forte delle sue conquiste tecniche e scientifiche, nella posizione di regolare e non più di essere regolato dalla natura.

Lo stesso Andrè Citroen, uno dei protagonisti dell’auto delle origini, prima da dirigente della Mors poi con il suo marchio, il 20 giugno 1904 veniva ammesso come novizio alla loggia “Philosophie positive”  appartenente al “Grand orient de France”, la più potente loggia massonica francese. Spinto  com’era da ideali illuministici (era in particolare interessato a Comte) era convinto che l’uomo, anche attraverso la tecnica, poteva aspirare a formare una società più giusta ed equa. Fu anche per questo che nel 1919 produsse la prima vettura europea in grande serie, la Type A, venduta fino al 1921 in 24000 esemplari.

Anche lo stile dell’auto è influenzato da questo nuovo modo di vedere le cose ed un primo esempio di questa maniera di concepire lo stile dell’auto è quello della  carrozzeria “torpedo” , vale a dire un corpo vettura aperto e monolitico dalla calandra fino alla coda. Lo stile più in voga per le torpedo è il cosiddetto stile Skiff (dall’italiano Scafo ) che prende spunto dal disegno delle imbarcazioni. Primo esempio di torpedo è da considerarsi quello disegnato dal “designer” inglese Lamplugh per la carrozzeria francese Rotschild su telaio Daimler del 1906.

Le Auto degli anni ’10 e ’20 sono in effetti molto somiglianti a delle barche montate su ruote, nei casi più eclatanti hanno addirittura tutta la coda fatta nel materiale delle barche (il mogano) e costruita con il metodo a fasce proprio delle imbarcazioni.

Entrando più nel dettaglio dello stile notiamo una certa volontà di rendere le carrozzeria più oblunga che parte da un frontale dotato di uno schema composto da 2 fari rotondi e radiatore e si prolunga delineando un lungo cofano che si raccorda alla cellula dell’abitacolo e si chiude rastremandosi in una coda che ricorda, come detto prima, il tipico aspetto della barca.

Del perchè la nautica fu la prima fonte di ispirazione per gli stilisti del progresso è presto detto: l’imbarcazione è il primo mezzo di trasporto inventato dall’uomo. quando l’uomo inventò il primo carro nel V millenio A.C . ,le imbarcazioni avevano già millenni di storia sulle spalle. Fu la velocità e la conseguente pressione dell’aria a suggerire di adottare un forma allungata e penetrante e il modello da seguire era lì già pronto.

Fin da subito però ci fu chi mise la sua esperienza nel campo dell’aviazione al servizio del “car design” influenzando almeno per tre decenni lo stile dell’auto.

Paolo Granelli

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